Sono ormai anni che si parla delle revisioni sopra le 3,5 ton alle officine private; la strada sembra finalmente intrapresa, anche se si procede a piccoli passi.
Ultimo provvedimento, in ordine di tempo, è quello stabilito con il Decreto-legge del 10 settembre 2021, n. 121.
Primo aspetto è la soluzione di un nodo (o forse solo di un errore di compilazione…!) lasciato aperto dalle precedenti norme legislative: il campo di azione delle officine private – quanto a revisione ministeriale – è stato ampliato anche ai rimorchi e semirimorchi. La precedente formulazione della legge prevedeva infatti che rimorchi e semirimorchi dovessero continuare ad essere revisionati da funzionari della Motorizzazione.
Resta invece invariata la normativa relativa alle revisioni di autocarri ATP e ADR, così come quella degli autobus sopra i 16 posti, che restano in carico alle Motorizzazioni.
Altro passo avanti – seppur piccolo – dello stesso decreto consiste nella delega al Ministerodelle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile affinché emani un decreto per determinare il numero e la composizione delle commissioni di esame - nonché i requisiti e le modalità di nomina dei relativi componenti – che dovranno svolgere gli esami di abilitazione degli ispettori che svolgono le revisioni.
Si attende quindi che il Ministero emani il decreto; poi dovranno essere nominate e costituite le commissioni, organizzati gli esami e - solo allora - le officine che potranno far conto su un ispettore abilitato potranno chiedere l’autorizzazione a svolgere le revisioni.
La direzione è segnata, ma la meta non è ancora vicina.
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